Cavolo-rapa fumè con Radicchio dolcetto.
Quando il frigo piange e ti inventi la cena.
Quanto mi stresso se devo cucinare solo per me!
Quindi in genere cucino per un reggimento (almeno 4 persone), e poi o porziono su più giorni, o mi affido al freezer.
Ma succede che finisci le porzioni, anche quelle del freezer…
le cose sono di nuovo due: o mi faccio il paninetto con quel che trovo, o cerco di capire cosa mi suggerisce il frigo quando piange, cioè è vuoto o pieno di roba andata a male…
Ieri si sono salvati due cespi di radicchio e due cavoli-rapa.
Il cavolo-rapa per me è stato una scoperta. Avevo letto una qualche ricetta e qualche giorno dopo l’ho trovato per caso nel reparto verdura. Comprato! E dimenticato in frigo, forse per più di un mese! Bene, ieri mi ha salvato la cena. E ottimo crudo, in insalata, è croccante, vagamente piccantino; uno spuntino fresco! Una fetta l’ho “sbafata” così, mentre aspettavo che cuocesse…
Non sapevo cosa aspettarmi, ma diciamo che sono una tipa coraggiosa e assaggio ogni mio intruglio.
Ne é venuta fuori una cenetta interessante: cavolo-rapa fumè, con contorno di radicchio dolcetto…
Quindi gli ingredienti:
- 2 cavoli-rapa verdi
- 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva (provate quello del Garda)
- 1 cucchiaio di salsa di soia + altra per sfumare un po’mescolata con poca acqua
- 1 cucchiaino di aroma fumo (lo trovate su anche su Amazon)
- 1/2 bicchiere d’acqua
- 2-3 cucchiai di grattugiato vegan
contorno:
- 2 cespi di radicchio tondo(circa 300 g?) medi
- 3 cucchiai di uvetta sultanina
- 10 gherigli di noci pecan spezzettati
- 1 cucchiaino di senape
- 1 Batata rossa cotta al forno (facoltativa), media grandezza
Procediamo.
Preparate nel mezzo bicchiere di acqua tiepida il cucchiaio di salsa di soia e il cuccchiaino di aroma fumo.
Mondate i cavoli-rapa della buccia e fateli a fette ci circa 1 cm (ma anche a stick o tocchetti non troppo grossi, farò così anche io la prossima volta).
Accendete il forno a circa 180 °C.
Scaldate una padella antiaderente larga con fondo spesso, e quando calda mettete un cucchiaio di olio, spennellate per spandere l’unto. Cominciate a saltare le fette (con i pezzetti sarà più facile e potrete farli tutti assieme), da un lato e dall’altro con un pizzico di sale e sfumate con la soia e un po’ di acqua – attenzione, NON il mezzo bicchiere che vi servirà dopo- per far sfumare i sapori.
Una volta “scottate” le fette, mettetele in una piccola teglia o pirofila, cospargendole con il mezzo bicchiere di soia e fumo (Eccolo!), e con il grattugiato vegano (io l’ho trovato all’Eurospar).
Infornate e tenete in caldo, il tempo di preparare il radicchio.
Quindi se non lo avete già fatto, tagliate il radicchio a striscioline, lavatelo (si io prima elimino le foglie brutte, poi lo taglio e poi lo lavo, ci si mette di meno) e sgocciolatelo, non è necessario centrifugarlo, l’acqua residua la si consumerà in cottura mantenendolo morbido ed eviterà di bruciare…se non lo dimenticate sul fuoco come’è successo a me una volta…
Ora, nella padella dove avete saltato il cavolo-rapa, tenendo il suo fondo di cottura come condimento, fate saltare anche il radicchio, aggiungendo l’uvetta e le noci pecan. Io ho messo anche una Batata rossa cotta al forno che avevo avanzato dalla cena del giorno prima, che sfaldandosi ha formato una sorta di legante cremoso. aggiustando la cottura con poca acqua alla volta, aggiungete anche la senape, sale pepe.
Quando sarà cosso al vostro palato (più o meno morbido), togliete dal forno il cavolo-rapa.
Impiattate, accompagnando il cavolo-rapa con un patè di capperi e mandorle, per “rimbalzare” fra l’agro del cappero, e il simil-piccantino del cavolo-rapa.
Affiancate una porzione di radicchio.
Fatemi sapere…
Laura